SILVIA MONTEFOSCHI
Il senso della Psicoanalisi
Incontri e conversazioni realizzati presso la nostra sede.
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Dal libro
L'avvento del regno specificamente umano

di Silvia Montefoschi

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Introduzione

La visione che qui si fa manifesta contempla il succedersi dei livelli di riflessione del pensiero, succedersi che già si è fatto a noi evidente come unica dinamica promuovente l'evoluzione dell'intero universo, a partire dal punto momento in cui il pensiero stesso, per esserci come reale e concreto esistente, separò sé da se stesso dando luogo alla distinzione tra soggetto pensante e oggetto pensato, in modo che il soggetto pensante potesse pensarsi, e quindi vedersi esistere, nella sua stessa oggettivazione, l'oggetto pensato appunto, che si pone però al suo cospetto come altro e diverso da lui, cosa questa che generò una forte tensione al ricongiungimento tra il soggetto e l'oggetto, conseguente all'intenzione originaria del pensiero di esserci come unico esistente.

Ed è proprio questa tensione al ricongiungimento, e quindi l'amore, che a noi si è rivelata come l'unica dinamica dell'evolversi dell'essere lungo la storia dell'universo.

Dinamica che consiste nel ripetuto salto riflessivo del pensiero su se stesso al fine di riunire, all'interno del suo cono di visione, realizzantesi dal punto di vista più elevato, il soggetto pensante e l'oggetto pensato quali i due irriducibili termini del principio dialogico, facendo così di essi l'unico oggetto della sua visione.
Già sappiamo come questa dinamica ha dato via via luogo a visioni sempre più sintetiche del pensiero nelle forme degli esistenti, sempre più organiche e sempre più coscienti, che hanno popolato e popolano tutt'ora l'universo, creando il regno minerale, il regno vegetale e il regno animale, di cui l'uomo è l'ultimo esemplare, che porta pertanto in sé la conoscenza di tutto ciò che è.
E sappiamo anche che il pensiero sta ormai compiendo un nuovo e ultimo salto riflessivo su se stesso, che sta traversando necessariamente l'uomo, promuovendo in esso l'ultima mutazione dell'esserci dell'essere, che porta il pensiero stesso a vedersi nella sua unitarietà, al di là della visione frammentaria che ha avuto finora, in quanto frammentata nelle tante visioni individuali dei singoli soggetti umani.

E' proprio il come di questo ultimo salto evolutivo, che interessa ormai la condizione coscienziale umana, che questa nostra ultima visione contempla.
Visione che, a sua volta, si fa manifesta con una successione di modelli, essendo la figura geometrica la modalità espressiva più sintetica per rendere evidente una sintesi del pensiero, proprio così si svela immediatamente nella nostra mente.

Quest'ultima visione sintetica, che abbraccia i successivi livelli di riflessione del pensiero, arrivato infine a pensarsi nel pensare umano, riguarda la condizione umana sia prima della mutazione sia nell'attuazione della mutazione stessa che si sta dando nell'attuale momento storico.
Inoltre l'intera dinamica promuovente il passaggio dalla condizione della coscienza umana dallo stato che si dà prima della mutazione a quello che si sta ancora realizzando dopo la mutazione, è presa in considerazione sia come esperienza che il singolo individuo ne fa nella dimensione personale, sia come vicenda che si dà nella dimensione umana, che è sempre relazionale, sia come vicenda di un unico vivente, l'essere nella sua totalità, ovvero il pensiero principio e fine di tutto ciò che è stato e che tutt'ora è.

La raffigurazione del processo si dà in tre modelli: il primo riguarda la dimensione personale del soggetto umano, il secondo riguarda la dimensione universale umana, ed ognuno di questi due è composto da più figure, rappresentanti i livelli di riflessione dell'umanità prima e dopo la mutazione; il terzo modello rappresenta la sintesi dei primi due, ed è composto perciò da due sole figure, ognuna delle quali presenta i successivi stati di coscienza uno sull'altro in progressione, a dimostrare il loro collocarsi su piani sempre più elevati di visione del pensiero uno.

C'è infine da dire, coerentemente alla continuità storico-universale dell'evoluzione del pensiero, che quest'ultima visione coglie l'ultimo tratto della strada che il pensiero ha fatto sin dal suo primo manifestarsi a se stesso, e che noi avevamo percorso fino alla visione prospettica della convergenza dei nuovi esemplari umani dalla mente duale nell'unica presenza del pensiero a se stesso, presenza in cui il pensiero stesso contempla il processo che va "Dall'uno all'Uno oltre l'universo".
In quest'ultima sintesi la visione prospettica si fa finalmente realtà vivente; e ciò perché il pensiero vede il come questo movimento di convergenza si realizza.
L'essere infatti è proprio così come si vede e di rimando si vede proprio così come è, soltanto nel momento in cui si fa consapevole di questo suo vedersi.

(a cura di C.Allegretti)